Usa. Bush pone il veto sui finanziamenti federali alla ricerca.e gli Stati provvedono

Il 19 luglio la Camera degli Stati Uniti non e’ riuscita, come previsto, a rovesciare il veto apposto da Bush alla legge che avrebbe consentito di finanziare con fondi federali la ricerca su embrioni utilizzati in trattamenti di fertilita’ e che sono altrimenti destinati alla distruzione. Poche ore dopo che il presidente aveva confermato il veto, il primo della sua presidenza, la Camera aveva di nuovo votato in serata sul provvedimento, confermandone l’approvazione con 235 voti a favore e 193 contrari. Sarebbero stati necessari cinquanta voti in più per raggiungere la maggioranza qualificata dei due terzi necessari a mandare il provvedimento al Senato per un ulteriore voto che avrebbe, sempre se fosse stata raggiunta la maggioranza dei due terzi, “cancellato” il veto presidenziale (al Senato sarebbero mancati solo quattro voti).
Dure le critiche dell’opposizione democratica alla decisione del presidente Bush. Diana DeGette, deputata del Colorado, afferma che il veto di Bush e’ stato motivato da un ‘freddo, calcolato, cinico vantaggio politico’ e non ha nulla a che vedere con i valori etici e morali con cui l’Amministrazione l’ha giustificata.
Ponendo il veto alla legge, Bush conta di riconquistare l’appoggio della destra religiosa, in vista delle elezioni di midterm del 7 novembre.
Per la DeGette, prima firmataria della legge, il rifiuto di finanziare la ricerca sulle staminali con fondi federali e’ ‘un esempio di politica che nega la speranza’ a chi e’ malato e a chi e’ handicappato dall’Alzheimer o dal Parkinson.
Il veto di Bush non avra’ comunque un impatto devastante per la ricerca, perche’ Stati dell’Unione e enti di ricerca privati gia’ finanziano e conducono ricerche sulle staminali. Non solo. Il veto ha avuto l’effetto immediato di aumentare i contributi dei singoli Stati agli stessi progetti e di fare ancor piu’ dell’argomento uno dei più contesi in campagna elettorale.
Il giorno dopo il veto, due governatori hanno subito cavalcato l’onda emotiva del dibattito per alzare la posta in gioco. E’ il caso del governatore della California Arnold Schwarzenegger, che ha autorizzato lo Stato a prendere in prestito 150 milioni di dollari per finanziare la ricerca sulle cellule staminali. La mossa di Schwarzy, un repubblicano, e’ stata decisa poche ore dopo la decisione del presidente di apporre il veto.
“Rimango impegnato -ha detto il Governatore- a portare avanti, in California, la ricerca sulle staminali, convinto che milioni di cittadini che soffrono di malattie croniche potranno essere aiutati dai risultati di queste ricerche”.
Nel 2004, il 59 per cento degli elettori californiani aveva dato il via libera alla ricerca sulle staminali, approvando per referendum la cosiddetta proposta 71 che autorizza lo Stato a prendere in prestito fino a 3 miliardi di dollari.
Anche il piu’ vicino alleato internazionale del presidente, il premier britannico Tony Blair, ha voluto sostenere la posizione di Schwarzenegger. Lo scorso 31 luglio, i due si sono incontrati in California ed hanno annunciato un fronte comune per la promozione della ricerca con le cellule staminali.
Su posizioni analoghe e’ apparso il suo collega dell’Illinois Rod Blagojevich, un democratico che ha deciso di dedicare 5 milioni del budget statale alla ricerca sulle staminali, nonostante l’opposizione del parlamento locale.
E nel Minnesota, il Procuratore generale dello Stato e candidato democratico a governatore Mike Hatch ha gia’ annunciato che proporra’ un finanziamento di 100 milioni di dollari per i prossimi dieci anni alla ricerca con le cellule staminali se verra’ eletto Governatore.
Durante una conferenza stampa al Parlamento statale, Hatch ha detto che il veto del presidente Bush ha creato un vuoto che ora i singoli Stati devono riempire. Il Minnesota, ha detto il candidato democratico, dovrebbe divenire un leader in questo campo. “Da governatore investiro’ in maniera sostanziale nella ricerca con le cellule staminali presso lo Stem Cell Institute dell’Universita’ del Minnesota. Citando gli esempi della California e del Wisconsin -il cui governatore ha lanciato una iniziativa sulle cellule staminali da 750 milioni di dollari- Hatch ha affermato: “Siamo arrivati al dunque. Non possiamo permetterci di rimanere indietro”.
Anche l’opinione pubblica non ha gradito la decisione di Bush. Secondo un sondaggio Gallup, sei americani su dieci si sono detti contrariati dal veto.