Spagna. Denunciati i ricercatori che usano embrioni. Tribunale: ricerca legittima

Il tribunale della città spagnola di Granada ha archiviato la causa intentata contro una banca di cellule staminali, dopo la denuncia di una donna secondo la quale la ricerca effettuata mediante le cellule embrionali è anticostituzionale perché attenta alla vita umana.
Il giudice ha deciso che le ricerche portate a termine nell’istituto si mantengono “nel quadro legale fondamentale” specificato dalle leggi comunitarie, nazionali e regionali e l’autrice della denuncia si è basata solo sulla lettura di un articolo scientifico firmato da alcuni ricercatori della Banca “senza che esistessero altri dati che permettano di concludere che ci si trovi in presenza di un atto illegale”. La banca andalusa è la prima struttura pubblica creata in Spagna per la ricerca con le cellule staminali.

Quattro ricercatori del Banco de Lineas Celulares di Granada erano stati citati per reato di manipolazione genetica presso il Tribunale per le indagini preliminari 8 della citta’, dove la denuncia e’ approdata. Carmen Areoso Villaverde, di 74 anni, il 27 settembre ha presentato a un ufficio giudiziario di Santiago sette denunce contro ricercatori che usano cellule staminali embrionali a Barcelona, Valencia, Oviedo, Granada, Sevilla e Malaga, spinta dalla sua “fede” e dai suoi “principi”. Nella denuncia, spiega che quelle sperimentazioni “entrano in collisione con i diritti umani fondamentali e la dignita’ degli individui”. Oltre ai quattro di Granada, tra i ricercatori denunciati figura l’attuale ministro della Sanita’, Bernat Soria, che ha utilizzato quel materiale per sperimentare trattamenti contro il diabete. E anche altri, come Carlos Simon, il primo spagnolo cui e’ riuscito sviluppare linee partendo da cellule embrionali, e gia’ denunciato per lo stesso motivo dalla Asociacion Pro Derechos Fundamentales Integridad presso un tribunale di Valencia, che pero’ aveva archiviato il caso. L’organizzazione fece ricorso presso la corte d’appello, ma senza successo. Allora ha inviato l’istanza alla Corte Costituzionale.
Le sette denunce presentate a Santiago ricalcano quella elaborata dall’Asociacion Pro Derechos Fundamentales. La sua presidente, Ana Vazquez Rodriguez, condivide con Carmen Areoso un programma notturno all’emittente cattolica Radio Maria. La deposizione contro gli indagati e’ stata poi inoltrata alla Procura.
Soria aveva commentato: “La Spagna si e’ dotata di strumenti giuridici molto scrupolosi in quanto a ricerche con cellule staminali d’origine embrionale”. Piu’ sferzante la risposta del direttore del Banco del Lineas Celulares, Pablo Menendez, imputato nel caso. “La denuncia non porta da nessuna parte poiche’ lavoriamo al riparo della legge, e in Spagna non e’ permesso utilizzare embrioni freschi come in altri paesi. Gli embrioni sono donati previo consenso informato, revocabile, altruista e volontario”, ha concluso.