Ministro Agricoltura cerca voti contro i consumatori di vino


Il ministro dell’Agricoltura ha prorogato al 30 giugno la deroga all’entrata in vigore delle nuove etichette del vino. Una precedente deroga aveva posticipato all’8 marzo l’entrata in vigore, prevista lo scorso 8 dicembre 2023.

Il metodo “balneari” (che vivono di deroghe da decine d’anni e lucrano sulle tasche dei consumatori assicurando i voti, in base alle stagioni politiche, a destra e sinistra) è ancora una volta ufficializzato dal nostro governo. Tanto, poi, le eventuali multe (già in corso per i balneari), le paga lo Stato italiano aumentando il debito pubblico.

Il caso del vino riguarda etichette che, dovendo entrare in vigore lo scorso 8 dicembre, devono contenere i termini ‘ingredienti’ e ‘dichiarazioni nutrizionali’ al posto della semplice ‘i’ con il conseguente obbligo di tradurre tali parole nelle diverse lingue dei Paesi di destinazione. La motivazione del ministero è bizzarra: “tanto le informazioni che devono esserci, se uno inquadra il Qr code presente sull’etichetta, le può avere”… noto che i consumatori prima di bere/scegliere un vino fanno la scansione del Qr code…. 

Ora la proroga è non a caso a dopo le elezioni europee, sì da rimarcare l’antieuropeismo di comodo del governo (lo stesso mostrato nella vicenda dei trattori e che, nello specifico, non è servito a nulla). Poi si vedrà.

Facendo un po’ di ironia sembra un messaggio del tipo: “ora ti dò la scarpa sinistra, se mi voti e mi fai vincere, poi ti dò anche la scarpa destra”…. ammesso che, pur vincenti i partiti anti-europeisti alle elezioni, abbiano intenzione e capacità di modificare  queste norme. Ma forse questi sono discorsi troppo raffinati a fronte della rozzezza del nostro ministero della sovranità alimentare e dei propri genuflessi.

Qui il video sul canale YouTube di Aduc

 

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