Liliana Segre – finalmente denuncia gli odiatori. Esempio per tutti
La notizia che Liliana Segre, due giorni fa, ha denunciato ben 24 odiatori online, dai quali ha avuto minacce in questi ultimissimi tempi, mi rende soddisfatto e anche molto amareggiato.
L’amarezza viene dal constatare che esistono persone così vigliacche e anche prive di cervello, oltre che di umanità, che si nascondono nell’anonimato dei social per lanciare offese e anche minacce di morte a chi a loro non va a genio.
La soddisfazione, invece, scaturisce dal fatto che, finalmente, Liliana Segre ha fatto (e farà d’ora in poi) gesti che sono volti non solo alla tutela di sé stessa, ma che danno anche coraggio a molte altre persone, bersaglio di analoghe minacce, di denunciare, a loro volta, questi soprusi.
Che le forze dell’ordine e la magistratura si attivino per smascherare questi vigliacchi, e riescano a dare loro un nome, un cognome, un indirizzo, costituirà un grande, giusto smacco per questa gente, togliendole l’illusione dell’impunità. A loro e agli eventuali loro emuli.
Dunque, era l’ora! La pazienza, in questi casi non funziona, anzi, rende più coraggiosi questi personaggi che di umanità e di cervello hanno solo, come già accennato, una debolissima parvenza.
Liliana Segre aveva annunciato di aver fatto la sua prima denuncia contro un odiatore il 9 novembre scorso (anniversario della “Notte dei Cristalli”, quando, nel 1938, orde di nazisti distrussero in Germania sinagoghe, case e negozi di ebrei), durante la sua partecipazione al “Primo forum delle donne ebree italiane”.
In quell’occasione disse: “Denuncio per la prima volta i No Vax che mi minacciano perché sono favorevole ai vaccini”.
Ma ad avercela con lei non sono solo i No Vax, forse gli ultimi arrivati. Ci sono anche gli antisemiti, che non le perdonano di essere memoria vivente e attiva della Shoà e di tutti gli orrori perpetrati contro gli Ebrei (e non solo) dai nazisti e dai fascisti; ci sono i filorussi, che non le perdonano di avere preso posizione a favore degli Ucraini, in grande sofferenza per la proditoria invasione del loro Paese per volontà di Putin, il 24 febbraio scorso
Questi attacchi a Liliana Segre, che afferma con le parole e con le sue azioni che l’odio non deve mai prevalere, non sono nuovi, tanto che le è stata assegnata una scorta da parecchio tempo. Il che le fa dire di essere la più anziana persona in Europa ad avere la scorta, proprio perché ogni giorno riceve insulti e minacce da ignoti, che presto, ci si augura, ignoti non lo saranno più (intanto uno ha già un nome, è Gabriele Rubini (in arte “Chef Rubio”).
E questo è l’augurio che faccio non solo a Liliana Segre, ma anche a tutti coloro che trovano il coraggio di denunciare questi soprusi – che i loro persecutori siano smascherati e vadano sotto processo. E l’augurio è rivolto anche a tutta la nostra società, perché dove hanno mano libera i vigliacchi, non c’è vera democrazia e libertà.
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