Firenze. Rimpiangere l’Ataf?

 Vengono i brividi a pensare di dover rimpiangere l’Ataf, ma tutta una serie di episodi che continuano a moltiplicarsi rispetto al servizio di Autolinee Toscane fanno pensare che i brividi siano meglio delle tragedie.

Stamane, il temporaluccio di mezza mattinata ha provocato la caduta di un albero sulla linea del tram che va da Scandicci a Firenze, con centinaia di passeggeri scaricati in balia di se stessi in attesa di un servizio sostitutivo che li avrebbe dovuti portare alla stazione Smn. Le fermate di autobus nei dintorni sono fantasmi dell’oltrarno, con autobus che non passano mai anche se gli orari delle corse sono indicati nei cartelli illeggibili attaccati ai pali, e quelli che passano sono stracarichi con nessun personale che controlla l’obbligo di mascherine anti-covid.
Questo succede a Firenze ogni volta che c’è un problemino. Senza sottovalutare la responsabilità di Palazzo Vecchio per gli alberi che cascano al primo venticello e le imposte che paghiamo per la loro manutenzione.

Ogni volta che si fa presente il problema, Autolinee toscane si trincera, quando lo fa, dietro le difficoltà per mancanza di autisti, il non-rispetto del codice della strada da parte degli indisciplinati e le mancanze di sorveglianza da parte del Comune, magari narrandoti anche che se un bus salta un paio di corse è colpa di quell’altro che dall’altra parte della città ha dovuto rallentare per un gatto che attraversava la strada… insomma problemi non “campati in aria” ma reali PER LORO, e che LORO dovrebbero essere in grado di prevedere o affrontare ogni volta che si presentano. L’utente del servizio vuole quest’ultimo e non che gli venga spiegato, come fosse un azionista, che bla bla questo e bla bla quello. Le incapacità di gestione di AT vengono sempre fatte pagare all’utenza che, in regime di monopolo, non ha alternative.

Ad oggi la liberalizzazione è servita solo perché non siano formalmente gli enti pubblici a gestire alcuni servizi, ma l’utente è sempre considerato come suddito. Regione Toscana e Comune di Firenze, sono consapevoli di questo problema? Come intendono risolverlo al di là delle “tirate di orecchie” che ogni tanto il Sindaco Dario Nardella fa a AT?
 

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