Fentanyl. Evitare, complice il proibizionismo, che diventi la nuova stella del mercato nero
Convegno sull’uso del Fentanyl, il più diffuso oppiaceo sintetico. Il ministro della Salute ha esternato le sue preoccupazioni per un mercato nero che, come accade in molti altri Paesi (il top del problema è in Usa), non essendo sufficiente o mal gestito il mercato legale, c’è una vera e propria inondazione da parte del mercato nero. A cui, ovviamente, la produzione legale non è in grado di far fronte. Grazie in modo particolare a sostanze per la produzione che arrivano dalla Cina, in Usa, ma ormai anche in Europa (soprattutto Olanda) il mercato nero dilaga.
Le preoccupazioni reali del ministro si infrangono contro un sistema legislativo inadeguato a farvi fronte; quello del proibizionismo da una parte e quello delle terapie del dolore dall’altra.
Gli attori del proibizionismo non vanno molto per il sottile: c’è domanda e loro inondano i mercati neri (molto, nello specifico, quelli online, e non solo il dark web). Prezzi più abbordabili per i consumatori, reperibilità diffusa e immediata… i classici sistemi per cui se oggi andiamo in un qualunque angolo delle strade delle nostre città e chiediamo, oltre alla classica canna o dose di cocaina o eroina o qualche acidino, è un gioco da ragazzi trovare il fentanyl.
La risposta del nostro ministro, ovviamente, è quello di impedire che questo accada con l’uso delle leggi vigenti… e quindi proibizionismo…. che nel nostro sistema di controllo e repressione significa: quando capita, quando le vittime sono attrattive per cercare di fare blitz più o meno inconcludenti quanto presumibilmente clamorosi.
Il problema fentanyl in Italia non è ancora esploso, ma in Europa ci sono fior fiore di Paesi che lo stanno combattendo così come dicono di farlo in Usa.
In questo contesto occorre fare una riflessione: le politiche per la riduzione del dolore sono all’altezza della situazione, in termini di tempestività, qualità e quantità?
Non pretendiamo che il nostro ministro si faccia alfiere della lotta al proibizionismo (crediamo che verrebbe licenziato dal suo governo), ma lo invitiamo a non sottovalutare questa opzione. Non perché già oggi il fentanyl non sia di fatto legale e usato solo dietro prescrizione, ma perché le diffuse opzioni di acquisto al mercato nero, non divengano facile alterntiva solo perché le opzioni per le terapie del dolore sono difficile da usare.
Qui il video sul canale YouTube di Aduc
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