Cordone ombelicale. Il ministro della Salute ignora i pareri della commissione Affari Sociali

Questo giovedi’ in commissione Affari Sociali mi sono astenuta dal votare il parere sullo “Schema di decreto legislativo (…) concernente norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti”. (1) Questo da ora in poi sara’ il mio comportamento nel votare tutte le richieste di parere per i decreti legislativi che il ministro della Salute, Livia Turco, inviera’ in Commissione. Non posso che reagire cosi’ alla poca considerazione che il ministro ha per questi atti che, pur non essendo vincolanti, meriterebbero piu’ considerazione, se non altro per il lavoro della commissione, reso di fatto inutile.
Il caso di questi giorni del recepimento con decreto legislativo della direttiva europea che uniforma a livello comunitario gli standard di qualita’ e sicurezza delle cellule e dei tessuti (2004/23/CE) ne e’ un chiaro esempio. La Commissione Affari Sociali, in sede di parere, aveva sollecitato all’unanimita’ il Governo perche’ prevedesse “di includere tra gli istituti di tessuti, accreditati e autorizzati, anche le banche di tessuti privati”, accogliendo le obiezioni che il ministro per le Politiche Comunitarie, Emma Bonino, aveva sollevato in un Consiglio dei ministri a luglio. Il recepimento della direttiva Ue non riguardava la conservazione delle cellule staminali dei cordoni ombelicali in banche private per uso autologo (oggi vietata da un’ordinanza ereditata dal ministero del Governo precedente e rinnovata alacremente da quello attuale), ma di permettere che la conservazione di cellule e tessuti, come gia’ prevede la legge 219 sul sangue, oltre che negli istituti pubblici, fosse consentita in quelli privati no-profit e privati profit. Purtroppo devo rilevare che nei confronti del privato profit si tratta di un pregiudizio ideologico, visto che le garanzie di qualita’ e sicurezza le dettano le norme e la capacita’ dei singoli nell’applicarle, non certo la ragione sociale di un istituto.
La mia astensione da votare i pareri per ora e’ la conseguenza politica della chiusura del ministro rispetto a questi argomenti.

(1) Schema di decreto legislativo concernente revisione del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 191, recante attuazione della direttiva 2002/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 2003, che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti.

Donatella Poretti e’ deputata radicale della Rosa nel Pugno, e segretaria della commissione Affari sociali della Camera dei Deputati