Caro estate. Il nulla del governo. Solo il mercato può rispondere
Si dice che in questo mese di agosto ci sia un calo di domanda turistica del 30%, essenzialmente dovuto ai costi molto altii, che inducono le persone a non partire o ridimensionare le vacanze o a scegliere destinazioni extra-italiane più economiche.
Certo che parlarne il 7 agosto lascia il tempo che trova, ché come si dice “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”… ma è una caratteristica del nostro governo: arrivare tardi solo a emergenze conclamate, non decidere nulla e dare l’impressione di aver fatto qualcosa. E’ metodo usuale per ogni questione, dalla benzina all’energia, dall’inflazione ai taxi, dai balneari ai prezzi dei voli aerei. Per questi ultimi, poi, non si capisce quali provvedimenti il governo potrebbe prendere, visto che sembra interverranno solo sui voli che hanno tariffe aumentate oltre il 200% e per le isole… e anche in questo caso non sarebbe possibile imporre nulla.
Comunque, siamo in piena estate, chi ha prenotato ha già pagato, chi deve ancora farlo (per settembre?) sono pochi e probabilmente usufruirà delle riduzioni che inevitabilmente vengono offerte quando la domanda cala.
Tutto quello che il governo farà non servirà a nulla. E se dovesse totalmente impazzire con prezzi calmierati, prepariamoci a legittimi ricorsi degli operatori e a multoni da parte delle autorità europee.
Facciamo tesoro di questa disastrosa e caotica ripresa del turismo dopo le difficoltà degli anni passati, facendo affidamento solo su noi stessi.
Noi consumatori siamo gli attori principali del mercato, non facciamoci prendere dall’ansia e non diamo credito alle sirene degli incapaci che ci governano. Scegliamo – ormai per le prossime vacanze non certo per ferragosto – a ragion veduta e a portata dei nostri portafogli. Se non ci mettiamo in fila in una spiaggia del Salento o della Sardegna (per citare due luoghi in cui i prezzi sono altissimi), abbiamo a disposizione tutto il Mediterraneo (Albania, Grecia e Tunisia in primis). Sicuramente faremo capire a chi offre i servizi che, senza i consumatori (che sono anche intelligenti), loro non vanno da nessuna parte. E il governo? In fondo a destra a parlarsi addosso.
Qui il video sul canale YouTube di Aduc
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